Ci sarebbero anche i soggetti fragili, che non possono permettersi lunghi spostamenti fino agli “hotspot” vaccinali, tra i target della vaccinazione in farmacia. Lo ha detto ieri alla Camera il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nell’intervento con cui ha dato parere positivo – con modificazioni – a un ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia. Il Governo, ha riferito, si impegna «ad adottare le iniziative di competenza per intensificare lo sforzo vaccinale, anche attraverso le vaccinazioni a domicilio degli anziani e valutando la possibilità di utilizzo come sedi vaccinali delle farmacie, che con la loro distribuzione capillare sul territorio permettono di evitare soprattutto ai soggetti fragili pericolosi spostamenti per recarsi nella sede vaccinale». Allo stesso modo, ha continuato Giorgetti, l’esecutivo si impegna «a promuovere la raccolta e la digitalizzazione di tutti i dati legati alle fasi delle procedure vaccinali, con particolare riferimento al fascicolo sanitario elettronico» e «valutare l’opportunità di assumere iniziative normative al fine di definire l’ambito di responsabilità dei soggetti vaccinatori».
Intanto il Governo continua a lavorare perché accelerino le vaccinazioni agli over 80. Come riferisce l’ultimo report della Fondazione Gimbe, soltanto il 42% delle persone che appartengono a questa fascia d’età ha ricevuto almeno la prima dose. E la mancanza di dosi è una scusante solo in minima parte, perché la media europea è del 58%.
«Questi dati» spiega il Gimbe «confermano che il nostro Paese non centrerà l’obiettivo della Commissione europea di immunizzare almeno l’80% degli over 80 entro fine marzo, perché la loro vaccinazione è iniziata solo a metà febbraio e perché le Regioni hanno dato priorità a categorie non previste dal Piano vaccinale: il “personale non sanitario” e il non meglio spiegato “altro” – categoria comparsa proprio ieri nel database ufficiale – dove le somministrazioni continuano a crescere».
La speranza delle Regioni è di riuscire a recuperare il gap anche grazie alle farmacie: «La loro rete» ha detto ieri in videoconferenza l’assessore alla Sanità del Lazio , Alessio D’Amato «ha un potenziale da 20 mila somministrazioni al giorno».