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Giornata mondiale dell’obesità, l’Iss: scarsa attenzione dai sanitari

4 Marzo 2025

Oggi, 4 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’obesità (World Obesity Day), un appuntamento annuale promosso dalla World Obesity Federation dal 2015 per sensibilizzare cittadini e istituzioni su una condizione cronica complessa che richiede interventi su più livelli. L’edizione 2025 pone l’accento sui sistemi – sanitari, governativi, lavorativi e mediatici – che, con un approccio collaborativo, possono contribuire ad affrontare la sfida dell’obesità e del sovrappeso.

Obesità e sovrappeso in Italia: la fotografia del biennio 2022-2023

Secondo i dati raccolti dal sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) dell’Istituto Superiore di Sanità, riferiti al biennio 2022-2023, il 40% degli adulti italiani tra i 18 e i 69 anni è in eccesso ponderale: il 30% è in sovrappeso (indice di massa corporea – IMC – compreso tra 25 e 29,9) e il 10% è obeso (IMC pari o superiore a 30).

L’incidenza del problema varia in base a sesso, età, livello socio-economico e area geografica. L’eccesso di peso è più comune negli uomini (52%) rispetto alle donne (34%), tra chi affronta difficoltà economiche (52% contro il 39% di chi non ne ha) e tra le persone con basso livello di istruzione (63% tra coloro che hanno solo la licenza elementare, contro il 32% dei laureati).

L’incidenza dell’eccesso ponderale cresce con l’età, raggiungendo il 58% tra i 65-74enni, per poi ridursi progressivamente dopo i 75 anni, quando il peso corporeo tende a diminuire per fattori biologici e patologici, come mostrano i dati Passi d’Argento, il sistema di sorveglianza sulla popolazione con più di 65 anni.

Disparità territoriali: il divario Nord-Sud

Le Regioni meridionali presentano una prevalenza maggiore di persone in sovrappeso e obese rispetto al resto d’Italia, con Molise, Campania, Basilicata e Puglia ai primi posti per incidenza dell’eccesso ponderale, che riguarda circa la metà della popolazione. Tuttavia, il divario tra Nord e Sud si è leggermente ridotto negli ultimi 15 anni a causa di un lento e costante aumento dell’obesità nelle Regioni settentrionali.

Il ruolo dei sanitari: un’attenzione ancora insufficiente

Nonostante l’elevata diffusione dell’eccesso ponderale, l’attenzione degli operatori sanitari al problema appare limitata. I dati Passi rivelano che meno della metà delle persone in sovrappeso o obese ha ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso. Inoltre, il consiglio medico si concentra maggiormente sui pazienti obesi, trascurando quelli in sovrappeso.

Eppure, il consiglio dei sanitariè cruciale nella lotta all’obesità: chi riceve un’indicazione per dimagrire è più propenso a seguire una dieta (46% contro il 17% di chi non ha ricevuto alcun suggerimento). La tendenza a trascurare il problema è più marcata nelle Regioni meridionali, dove il sovrappeso e l’obesità sono più diffusi. Anche la promozione dell’attività fisica come strumento di prevenzione e cura è ancora poco diffusa.

Un impegno comune per invertire la tendenza

La Giornata mondiale dell’obesità 2025 richiama l’attenzione su una problematica che non riguarda solo il singolo individuo, ma l’intero sistema sanitario e sociale. Per invertire la tendenza, è necessario un approccio sinergico che coinvolga istituzioni, medici, media e ambienti di vita e lavoro, promuovendo strategie efficaci di prevenzione e trattamento dell’obesità e del sovrappeso.