Potrebbe riguardare già la spesa farmaceutica 2019 la revisione dei tetti ipotizzata dal documento sulla governance del ministero della Salute. Una revisione che, secondo le previsioni, dovrebbe ridistribuire i pesi tra convenzionata e acquisti diretti (ospedaliera più dd-dpc). A riferire le linee guida dell’operazione un articolo di Quotidiano Sanità: per chiudere definitivamente l’annosa querelle dei ripiani sulla spesa farmaceutica ospedaliera 2013-2017, Regioni e Farmindustria avrebbero iniziato a negoziare un’intesa che impegnerebbe le aziende produttrici a versare entro aprile una somma complessiva di 2,4 miliardi di euro. In cambio, le Regioni prometterebbero un tavolo di confronto con l’industria sulle misure contenute nel documento sulla governance, con l’impegno di coinvolgere in tale negoziazione anche il Governo.

Non solo: in attesa che da tale tavolo sortisca un documento sulla farmaceutica più “soft” per le aziende, le Regioni sarebbero anche pronte a chiedere che una delle misure di quel documento – la revisione dei tetti di spesa su convenzionata e acquisti diretti – entri in vigore già da quest’anno. Con l’obiettivo, quasi certamente, di abbassare il tetto della convenzionata (ora al 7,96%) e alzare quello della spesa per acquisti diretti (ospedaliera più dd-dpc, pari al 6,89%). La misura, come noto, è caldeggiata dalle Regioni già da tempo (vedere la piattaforma sulla governance del 2016) e non trova sfavorevole l’industria, che così potrebbe ridurre il peso dei ripiani sugli sfondamenti dell’ospedaliera.