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Green Pass, da medici e pediatri no al dpcm: toglie tempo a cure e diagnosi

19 Giugno 2021

Non è accettabile che si attribuiscano compiti meramente amministrativi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta. E’ quanto scrivono Snami, Smi, Simet, Cgil Medici e Federazione Cipe-Sispe-Sinspe in una nota diffusa ieri a proposito del dpcm sul cosiddetto Green Pass, la certificazione che da luglio consentirà viaggi e trasferte nei Paesi europei. Il decreto, come noto, delega a medici e farmaci l’incombenza di scaricare e stampare il modulo nel caso in cui il cittadino non fosse in grado di farlo da solo, ma ai cinque sindacati la disposizione non piace.

«Si vuole insistere con una politica che sottrae tempo prezioso alle diagnosi e alle cure dei pazienti» recita il comunicato «è una cosa che non avviene in nessun altro paese della Comunità europea. Siamo sicuri che si può trovare un’altra soluzione tecnica che coinvolga le altre amministrazioni pubbliche dalle Asl e i Comuni, che possono occuparsi di questi compiti che non sono propri della professione medica».

In realtà in Germania la certificazione vaccinale (chiamata Covid Pass) verrà distribuita dalla prossima settimana non solo in farmacia ma anche negli studi dei medici, che verranno retribuiti con una quota compresa tra i 2 e i 6 euro a seconda del servizio.