E’ stata approvata l’altro ieri dalla Camera in via definitiva e attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale la legge di conversione del decreto 127/2021, detto Green pass ter. Come si ricorderà, il testo è di diretto interesse per le farmacie perché all’articolo 4 impone alle farmacie del territorio che effettuano tamponi antigenici il rispetto del prezzo calmierato. Il decreto, inoltre, introduceva la gratuità dei test per tutti i pazienti «che non possono ricevere o completare la vaccinazione».
Tra le modifiche all’articolo introdotte dal Senato (e accolte integralmente alla Camera, dove il Governo ha posto la questione di fiducia) c’è il nuovo comma 9-quinquies, che impegna il Commissario straordinario per l’emergenza covid a trasferire alle Regioni sulla base dei dati disponibili sul sistema Tessera sanitaria le risorse per rimborsare le farmacie dei tamponi erogati a prezzo ridotto (minori) o gratuitamente (vax-esenti). Rispetto al decreto originale, la versione approvata parla di ristoro non più del «prezzo calmierato» ma del «mancato introito», una riscrittura che trova spiegazione nel Dossier predisposto dal Servizio studi di Montecitorio: la correzione, scrivono i tecnici, mira in sostanza a chiarire che «la parte del ristoro previsto deve corrispondere ai mancati introiti e non alla quota-parte del prezzo calmierato».