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Grf 2023, in attesa dei numeri un’altra grande prova di solidarietà

15 Febbraio 2023

L’edizione 2023 della Giornata di raccolta del farmaco (Grf) si è conclusa l’altro ieri dopo sette giorni di impegno continuo da parte di volontari e farmacie, e in attesa dei numeri ufficiali i primi bilanci provvisori sono più che lusinghieri. Dà qualche anticipazione Paolo Nessi, responsabile comunicazione della fondazione Banco Farmaceutico, che in un articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera parla di risultato inatteso. «Due anni di covid e lockdown, poi una crisi internazionale che ha indotto nuove povertà e aumentato le diseguaglianze». Sarebbe stato legittimo attendersi un allentamento della solidarietà degli italiani, osserva Nessi, invece «il coinvolgimento non è mai stato così alto».

I primi numeri parlano di mezzo milione di farmaci raccolti, centinaia di migliaia di donatori, 5.600 farmacie partecipanti (700 in più sul 2022), 22 mila volontari e decine di imprese e associazioni. Anche quest’anno, in sostanza, la Giornata di raccolta del farmaco ha compiuto la propria missione. Più correttamente, osserva Nessi, si è fatta di nuovo sentire «la spinta a compiere il bene, la percezione che in questo ci sia un arricchimento umano». La verità, in altre parole, è che «donare un farmaco e il proprio tempo, come medico, farmacista, infermiere, sfiora la trascendenza: il volontariato, di per sé, non risponde in maniera piena alle domande ultime sulla propria esistenza, ma lambisce le risposte».