Uso off label dell’idrossiclorochina sospeso, giro di vite sui trattamenti a base di remdesivir per polmoniti da covid. E’ il succo degli ultimi aggiornamenti apportati dall’Aifa alle schede informative che riassumono evidenze scientifiche e dati della letteratura sull’impiego di farmaci già autorizzati per altre indicazioni. Per quanto riguarda il remdesivir, l’indicazione che arriva dall’Agenzia è di limitarne l’utilizzo a casi selezionati, dopo una accurata valutazione del rapporto benefici/rischi, anche nell’ambito della popolazione già ammessa in precedenza alla rimborsabilità (cioè soggetti con polmonite da covid-19 in ossigenoterapia, che non richiedono ossigeno ad alti flussi o ventilazione meccanica o Ecmo).
Rimane inoltre sospesa «l’autorizzazione all’utilizzo off-label dell’idrossiclorochina, sia per l’uso terapeutico (ospedaliero e territoriale) sia per l’uso profilattico, «sulla base delle evidenze che si sono progressivamente accumulate e che dimostrano la completa mancanza di efficacia a fronte di un aumento di eventi avversi, seppure non gravi». L’utilizzo nei pazienti non gravi e nelle fasi iniziali della malattia, prosegue l’Agenzia, «può essere consentito solo nell’ambito di studi clinici randomizzati, in quanto al momento le evidenze, seppure tendenzialmente negative, sono ancora limitate».
Aggiornata infine anche la scheda relativa alle eparine, con una revisione critica delle ultime evidenze provenienti dalla letteratura: il documento «riporta ora le prove di efficacia e sicurezza disponibili relative al dosaggio profilattico e al dosaggio intermedio/alto».