Avviare collaborazioni con cui monitorare poli-patologie e interazioni tra farmaci nei cronici e promuovere progetti di ricerca che abbiano per protagonisti i medici di medicina generale. Sono due dei temi al centro dell’incontro che ieri ha messo di fronte il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, e il presidente dell’Aifa, Robert Nisticò. «Un colloquio che è servito a porre le basi di una robusta collaborazione tra l’Agenzia e la medicina generale» commenta in una nota Scotti «nel segno di una medicina di prossimità sempre più efficace».
Il leader Fimmg sottolinea con favore la «grande disponibilità» mostrata da Nisticò nel corso dell’incontro. «Abbiamo apprezzato molto anche l’apertura rispetto al dialogo tra medicina generale e farmacologia clinica». Non a caso, un altro tema chiave di questo primo confronto è la volontà di avviare dei tavoli tecnici che possano provvedere non solo alla revisione delle note Aifa, ma anche ad arrivare all’eliminazione o a una forte deburocratizzazione dei Piani terapeutici. «In questo senso, con il presidente Nisticò» conclude Scotti «abbiamo posto basi solide per un dialogo che valorizzi la funzione dei medici quali professionisti intellettuali, pronti a curare appropriatezza assistenziale e sostenibilità, avendo sempre come primo interesse la salute dell’individuo e della collettività, così come recita la nostra Costituzione».