I dati provenienti dall’emisfero Sud del mondo dicono che l’influenza si sta riaffacciando «in maniera prepotente», anche per via della riduzione delle misure contro il covid-19 come distanziamento e mascherine. A lanciare l’allarme Fabrizio Pregliasco, direttore scientifico di Osservatorio Influenza e direttore sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi: quanto sta accadendo nell’altra metà del Globo, spiega all’Ansa, «potrebbe essere un indicatore di quello che succederà anche da noi nel prossimo autunno/inverno».
In questi giorni, osserva l’esperto, il sistema di sorveglianza australiano sta rilevando una crescita della curva epidemica «estremamente accelerato, in anticipo rispetto al normale». Anche in Argentina si osservano le stesse condizioni. «Si tratta di virus tutti di tipo A, con una certa predominanza di A3N2» nota Pregliasco «questi dati dovrebbero rappresentare un preallarme per non arrivare impreparati alla stagione influenzale». Occorrerebbe quindi spingere sulla campagna vaccinale antinfluenzale per evitare, soprattutto nelle persone fragili, complicazioni polmonari dovute all’influenza o una sovrapposizione con il covid.
Per l’Osservatorio Influenza, inoltre, occorrerebbe anche tenere conto che «mentre nelle ultime due stagioni, grazie alle misure anticovid e soprattutto all’uso massivo delle mascherine, l’epidemia dell’influenza è stata soppiantata quasi interamente dal Covid e la circolazione dei virus influenzali è stata abbastanza contenuta, il prossimo anno l’influenza possa tornare ad essere un problema e si possa assistere a una bella competizione in cui Covid e influenza cercheranno di diventare entrambi il principale virus respiratorio invernale».