Per «ridurre l’impatto di una probabile “co-circolazione” di Sars-CoV2 e virus influenzali nel prossimo autunno, raccomandiamo alle Regioni di avviare al più presto le gare per l’approvvigionamento dei vaccini antiinfluenzali, basandole su stime effettuate sulla popolazione eleggibile e non sulle coperture delle stagioni precedenti». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, rispondendo l’altro ieri a un’interrogazione in commissione Affari sociali della Camera.
«Per la stagione influenzale 2021/2022» ha ricordato «è stata diramata la Circolare 14614 dell’8 aprile 2021. Vista l’attuale situazione epidemiologica, il documento raccomanda di anticipare le campagne di vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo».
Inoltre, la circolare suggerisce «l’opportunità di raccomandare la vaccinazione antinfluenzale nella fascia di età 6 mesi-6 anni, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale tra gli adulti e gli anziani. Inoltre, la somministrazione «è fortemente raccomandata e può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni».
Alla domanda se «siano già state segnalate delle difficoltà nell’approvvigionamento di un numero sufficienti di dosi tale da coprire, almeno, le categorie maggiormente a rischio», Costa ha precisato che «la Regione Friuli Venezia Giulia ha comunicato a questo ministero di avere problemi di approvvigionamento dei vaccini quadrivalenti split. Pertanto, l’amministrazione ha chiesto alla Regione Veneto un quantitativo di dosi utilizzabile per soggetti da 6 mesi a 74 anni di età. Il Veneto ha quindi rinunciato in favore del Friuli Venezia Giulia a 180mila dosi di vaccino quadrivalente split, corrispondenti all’opzione di acquisto a titolo di quinto d’obbligo». Nei primi mesi del 2021, ha concluso Costa, «questo Ministero aveva avviato con la Conferenza delle Regioni una interlocuzione per l’acquisto centralizzato dei vaccini antinfluenzali per la campagna 2021-2022, a cui tuttavia non si è dato seguito in quanto la maggior parte dei governi regionali ha espresso parere negativo».