Parte con il piede sull’acceleratore la stagione influenzale 2022-2023, che nella 43a settimana (24-30 ottobre) mostra un’incidenza delle sindromi simil-influenzali pari a 4,8 casi ogni mille assistiti. È l’indicazione che arriva dal primo bollettino settimanale di Influnet, la rete di monitoraggio coordinata dall’Istituto superiore di sanità. A tale valore, spiegano gli esperti, concorrono «non solo i virus influenzali, ma anche diversi virus respiratori tra cui i rhinovirus, il Sars-CoV-2 e, in parte, il virus respiratorio sinciziale e gli adenovirus».
L’incidenza, in particolare, tocca i valori massimi nella fascia di età 0-4 anni, dove si arriva a 19,61 casi per mille assistiti; nella fascia di età 5-14 anni il tasso scende a 5,89 (sempre ogni mille assistiti), tra i 15-64enni si ferma a 3,94 e tra gli over 65 tocca i 2,87 casi per mille assistiti.
Tra le Regioni che hanno attivato la sorveglianza, infine, in sette registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale di 3,16 casi per mille assistiti: il Piemonte (6,37), la Lombardia (8,75), l’Emilia-Romagna (3,61), la Toscana (5,07), l’Umbria (4,18), le Marche (4,08) e la Sicilia (3,75).