Tornano a calare i casi di sindromi simil-influenzali registrati da Influnet, l’osservatorio epidemiologico dell’istituto superiore di sanità: nella prima settimana del 2022, dal 3 al 9 gennaio, il tasso dei contagi rilevati scende a 5,2 casi per mille assistiti, mezzo punto in meno rispetto ai 5,7 dell’ultima settimana del 2021. La contrazione, sottolinea Influnet nel suo bollettino, va ricondotta con ogni probabilità alal chiusura delel scuole nel periodo delle festività natalizie. In ogni caso, come già nelle settimane passate «la maggior parte dei casi di sindrome simil-influenzale segnalati sono riconducibili a virus respiratori diversi da quelli influenzali, la cui circolazione è ancora di tipo sporadico».
L’incidenza più forte continua a riguardare la fascia 0-4 anni, con un tasso di 8,58 casi per mille assistiti; tra i 5-14enni si contano 5,07 casi, nella fascia 15-64 anni 5,80 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni l’incidenza si ferma a 2,77 casi per mille assistiti.
Per quanto concerne l’osservazione sul territorio, nella settimana considerata sono sette le Regioni in cui l’incidenza si contrae e torna sotto la soglia minima dei 3,16 casi ogni mille assistiti: Province autonome di Trento (1,54) e Bolzano (1,82), Veneto (1,28), Friuli Venezia Giulia (2,70), Molise (0,70), Basilicata (1,90) e Sardegna (1,04). Tra le altre soltanto la Campania mostra un’incidenza sopra la soglia della media intensità, con 10,70 casi ogni mille assistiti.