L’ultimo rapporto epidemiologico di RespiVirNet, relativo alla settimana 46 del 2024 (11-17 novembre), evidenzia un lieve aumento dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali (Ili) rispetto alla settimana precedente. Il dato nazionale si attesta a 7,1 casi per mille assistiti, in crescita rispetto ai 6,5 della settimana 45, ma ancora inferiore rispetto allo stesso periodo della stagione 2023-24 (8,2).
I bambini sotto i cinque anni sono la fascia di popolazione più colpita, con un’incidenza di 15,9 casi per mille assistiti, in aumento rispetto ai 13,7 della settimana precedente. Seguono i giovani tra 5 e 14 anni (6,99 per mille), gli adulti tra 15 e 64 anni (7,3) e gli over 65 (4,49). Complessivamente, si stimano circa 418.000 nuovi casi di sindrome simil-influenzale nella settimana in esame, portando il totale stagionale a quasi 1,8 milioni.
A livello regionale, l’incidenza risulta superiore alla soglia basale in diverse aree, tra cui Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia. Tuttavia, alcune regioni, come la P.A. di Bolzano, Basilicata e Calabria, non hanno ancora attivato la sorveglianza. La rete RespiVirNet si avvale del contributo di oltre 1.100 medici sentinella, che monitorano un campione rappresentativo del 3,4% della popolazione italiana.
L’aumento dei casi non è attribuibile esclusivamente ai virus influenzali ma anche ad altri patogeni respiratori, come evidenziato nel rapporto virologico correlato. L’approccio utilizzato per monitorare l’epidemia, il Moving Epidemic Method (MEM), consente di identificare con precisione l’inizio, la durata e l’intensità della stagione influenzale.
Per i farmacisti, questi dati sottolineano l’importanza di promuovere la vaccinazione antinfluenzale, soprattutto tra le categorie più vulnerabili, e di prepararsi a gestire l’aumento delle richieste di farmaci sintomatici e antivirali nelle prossime settimane.