Dopo una protratta immobilità, è tornata a scendere da due settimane l’incidenza delle sindromi simil-influenzali, che nella decima settimana dell’anno (dal 6 al 12 marzo) si ferma a 7,0 casi per mille assistiti. È quanto riferisce l’ultimo report di Influnet, l’osservatorio dell’Istituto superiore di sanità. I tassi, dicono i dati, sono stabili in tutte le fasce di età: il gruppo 0-4 anni rimane il più colpito con un’incidenza di 21 casi per mille assistiti, seguono i 5-14enni con 10,41, i 15-64enni con 6,41 e infine i 65enni e oltre con 2,94 casi per mille assistiti.
Per quanto riguarda i valori regionali, in tutto il Paese l’incidenza rimane nella fascia di bassa intensità (tra i 3,16 e i 9,37 casi per mille assistiti) con la sola eccezione dell’Abruzzo, dove il tasso delle sindromi simil-influenzali è sopra dieci casi per mille assistiti.