È ancora nella fase ascendente l’ondata di sindromi influenzali che dalla seconda metà di novembre ha investito l’Italia: nella settimana che termina il 4 dicembre il tasso delle segnalazioni raccolte da Influnet, l’osservatorio che fa capo all’Istituto superiore di sanità, tocca i 16 casi per mille assistiti, quasi tre punti in più rispetto ai 13,1 dei sette giorni precedenti (e senza precedenti dalla stagione 2009-2010). In particolare, recita il bollettino, si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se la crescita dei casi, in queste prime settimane di sorveglianza, è trainata anche da altri virus respiratori come rinovirus e adenovirus.

Le fasce di età pediatriche, e in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età, rimangono le più colpite, con un’incidenza di 50,2 casi per mille assistiti. Nella fascia 5-14 anni il tasso si ferma a 29,29 casi, tra i 15-64enni si registrano 13,16 casi ogni mille assistiti mentre tra gli over 65 i casi sono 6,44.

In sette Regioni, infine, l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità, ossia oltre i 17,3 casi ogni mille assistiti: Piemonte (17,75), Lombardia (20,68), Veneto (19,04), Emilia-Romagna (21,98), Umbria (19,10), Marche (19,72) e Abruzzo (20,32).