Un anno fa di questi giorni, la stagione influenzale raggiungeva il picco di 12,6 casi ogni mille assistiti e cominciava la discesa. Ora invece, alla chiusura di gennaio, il tasso delle sindromi simil-influenzali si ferma ad appena 1,4 casi ogni mille assistiti, quasi un decimo dello scorso anno. L’aggiornamento arriva dall’ultimo bollettino di Influnet, la rete per la vigilanza epidemiologica coordinata dall’Istituto superiore di sanità: a 16 settimane dall’avvio del monitoraggio stagionale, la curva delle segnalazioni rimane una linea piatta che si mantiene ben al di sotto della cosiddetta soglia basale, ossia 3,6 casi ogni mille assistiti.
Si mantengono ben al di sotto dello stesso valore anche i tassi regionali, nonostante una consistente variabilità: superano i due casi ogni mille assistiti Piemonte, Liguria e Abruzzo, rimangono sotto la soglia di un caso ogni mille assistiti Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Molise.
Riguardo ai tassi per fasce d’età, invece, l’incidenza è di 3,76 casi per mille assistiti tra i bambini fino a 4 anni di età, 1,58 nella fascia di età 5-14 anni, 1,38 tra i 15-64enni e 0,87 tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni, un valore che sembra dimostrare l’efficacia della campagna vaccinale contro l’influenza avviata quest’autunno nei confronti delle fasce a rischio.