Torna a scendere ma rimane ancor ben al di sopra della media storica l’incidenza stagionale delle sindromi simil-influenzali: 4,61 casi ogni mille assistiti nella settimana dal 4 al 10 aprile secondo l’ultimo bollettino di Influnet, l’osservatorio epidemiologico dell’Istituto superiore di sanità. In cifre, i casi segnalati nei sette giorni dell’osservazione superano i 273mila, che potano il totale dall’inizio della stagione a poco meno di sei milioni.
La fascia più colpita, riporta il bollettino, rimane quella 0-4 anni, con un’incidenza di 14,80 casi per mille assistiti; tra i 5-14enni il tasso arriva a 6,99, nella fascia 15-64 anni si ferma a 4,06 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni ammonta a 1,97 casi per mille assistiti.
Come rileva Influnet, dalla stagione influenzale 2004-2005 questa è la prima in cui il tasso dei contagi rimane sopra la soglia basale (3,16 casi ogni mille assistiti) in questa settimana dell’anno. Nella stagione 2019-20 l’incidenza a questa data si fermava a 1,12 casi per mille assistiti, quasi lo stesso valore registrato anche nella stagione 2020-2021.
Tra le regioni, quelle che nella settimana 4-10 aprile riescono a rimanere sotto la soglia basale dei 3,16 casi ogni mille assistiti sono sei: Provincia autonoma di Bolzano (1,96), Veneto (1,80), Lazio (2,53), Molise (1,33), Basilicata (2,40), Sardegna (2,49). Tutte le altre si collocano nella fascia di intensità epidemica bassa (3,16-9,37 casi), anche Umbria e Marche che nella settimana precedente figuravano invece nella fascia d’intensità media (tra i 9,37 e i 14,37 casi ogni mille assistiti).