Previsioni confermate: anche in Italia come nel resto d’Europa l’influenza stagionale sta viaggiando su tassi d’incidenza parecchio inferiori al solito, per la massiccia campagna vaccinale messa in campo dal Ssn (pur con le carenze di cui si sa) e per le misure di distanziamento in vigore (innanzitutto le mascherine). Dà un’idea della situazione presente l’ultimo bollettino di Influnet, la rete coordinata dall’Istituto superiore di sanità: nella 50a settimana, quella che va dal 7 al 13 dicembre, la media ammonta a 1,9 casi di sindromi simil-influenzali ogni mille assistiti. Nella scorsa stagione, in questa stessa settimana, l’incidenza raggiungeva il 3,5 per mille.
Le medie, dice ancora il bollettino, rimangono inferiori agli anni passati in tutte le regioni, con valori superiori al tasso nazionale in Emilia Romagna (2,32 casi ogni mille assistiti), Abruzzo (2,25), Puglia (2,41) e Sicilia (2,39). In Lombardia invece l’incidenza è inferiore alla media nazionale e si ferma a 1,59 casi ogni mille assistiti. I valori di alcune regioni, avverte però Influnet, vanno valutati con cautela a causa del ristretto numero di medici e pediatri che attualmente segnalano.