La pandemia da covid dà un motivo in più per fare ogni sforzo perché in vista della prossima stagione influenzale tutti gli anziani vengano sottoposti a vaccinazione. Occorrerà quindi procedere in un modo diverso rispetto al passato dal punto di vista logistico-organizzativo: provvedere tempestivamente al fabbisogno di ogni singola Regione, anticipare l’inizio della campagna vaccinale per non farsi cogliere impreparati da un’eventuale seconda ondata epidemica, garantire ai cittadini la massima sicurezza. E rendere più efficiente la rete di distribuzione dei vaccini, «con il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia e delle farmacie».
La raccomandazione arriva da Italia Longeva, la rete nazionale di ricerca su invecchiamento e longevità attiva, che ieri ha fatto il punto sulle vaccinazioni in un virtual meeting al quale ha partecipato il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa. «La pandemia» ha ricordato Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva e membro della Cts della Protezione Civile «ci ha fatalmente ricordato che i virus trovano nella fragilità un terreno fertile dove attecchire». Un motivo in più, è l’appello dell’associazione per vaccinare tutti gli anziani contro l’influenza stagionale, così come le altre malattie che possono colpire più duramente gli over 65, come polmonite pneumococcica, pertosse ed herpes zoster.
Tra i relatori del convegno a distanza anche la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, che nel suo intervento ha ricordato il ruolo centrale delle farmacie nel diffondere tra gli italiani la consapevolezza delle pratiche vaccinali e ha riferito delle numerose esperienze che nei Paesi vicini vedono le farmacie partecipare attivamente alla vaccinazione dei soggetti a rischio.