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Banco Farmaceutico: con covid povertà sanitaria in ulteriore crescita

17 Settembre 2020

Tra gli strascichi della pandemia con cui il nostro Paese dovrà fare i conti nei mesi a venire c’è anche l’aumento della povertà sanitaria, che senza il contributo del terzo settore rischia di gravare sulle casse già stremate del pubblico. E’ il monito proveniente dal Banco Farmaceutico, che nei giorni scorsi ha pubblicato il Bilancio sociale 2019 della Fondazione. Nell’anno passato, dicono i numeri, la onlus ha raccolto farmaci per 1,8 milioni di confezioni, che sommano un valore di quasi 20 milioni di euro. E nel primo semestre di quest’anno, tra lockdown e fase 2, sono stati reperiti altri 1,2 milioni di pezzi, per un valore di oltre 15 milioni e 600 mila euro. Non solo: oltre a raccogliere farmaci da destinare ai non abbienti, la Fondazione ha distribuito a medici e infermieri impegnati nei reparti Covid i medicinali e le attrezzature donati dalle aziende che collaborano con il Banco.

«Quel che è certo» scrive il presidente della Fondazione, Sergio Daniotti, nell’introduzione del Bilancio sociale 2019 «è che chi già era povero si ritroverà ancora più fragile, e aumenterà drasticamente il numero dei nuovi poveri. Non sappiamo quanti saranno in più. Sappiamo, però, che prima della pandemia il loro numero era già imponente: secondo i dati del VII Rapporto sulla povertà sanitaria di Banco Farmaceutico, nel 2019 hanno chiesto aiuto agli enti assistenziali 473mila indigenti, per avere cure e medicine che, altrimenti, non si sarebbero potuti permettere».