«Proprio in questi giorni, il Ministero ha ritenuto opportuno chiedere ad Aifa una ricognizione che dia contezza dei medicinali non rimborsati dal Ssn, al fine di avviare approfondimenti e valutazioni funzionali a nuove strategie politiche». Sono le parole con cui ieri il sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi, ha risposto in commissione Affari Sociali all’interrogazione presentata il giorno prima da Michela Rostan (Leu), per conoscere le iniziative con cui il governo intende consentire la vendita in parafarmacia dei farmaci di fascia C e di fascia A con ricetta bianca. «Il farmaco» ha detto ancora Bartolazzi «rappresenta uno strumento di tutela della salute, e in questa accezione vanno necessariamente ricompresi anche i farmaci di classe C. Il documento sulla governance farmaceutica (presentato a dicembre dal Ministero, ndr) affronta il tema della revisione del Prontuario farmaceutico, precisando che tale mission può essere realizzata con attività ordinaria e continuativa e che tale revisione può riguardare l’intero prontuario o procedere per gruppi terapeutici».
Quanto ai farmaci di fascia A dispensati negli esercizi di vicinato, ha proseguito il sottosegretario, «la materia non costituisce specifico oggetto del contratto di Governo e si caratterizza come un cambiamento strutturale del sistema. E’ quindi intenzione del Ministro della salute avviare ogni necessario approfondimento e confronto istituzionale ai fini delle valutazioni da assumere».