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L’Intelligenza artificiale che non ti aspetti: aiuta il rapporto con il paziente

19 Marzo 2024

Dall’intelligenza artificiale l’aiuto che non ti aspetti, quello di spingere medici e sanitari a dare più tempo al rapporto diretto con il paziente. È una delle novità che, secondo il canale di News Cnbc, arriva dall’Himss Conference di Orlando, in Florida, il congresso annuale della Healthcare information and management systems society. All’evento, che la settimana scorsa ha riunito più di 30mila professionisti del settore sanitario, si è discusso parecchio di sistemi intelligenti per la gestione della documentazione clinica. Si tratta, come riferisce la Cnbc, di tecnologie che consentono ai medici di registrare le visite con i pazienti, ovviamente previo consenso di questi ultimi. Grazie all’intelligenza artificiale, i consulti vengono automaticamente trasformati in note cliniche e appunti da inserire nei fascicoli sanitari degli interessati.

«Dopo aver visto un paziente devo annotare, fare ordini, scrivere riassunti» osserva Shiv Rao, medico e founder di Abridge, società che al congresso ha presentato le sue ultime realizzazioni nel campo dell’Ia «la nostra tecnologia sgrava il medico di tali incombenze e gli permette di concentrarsi sulla persona che ha di fronte – la più importante, il paziente: clicca sul tasto Start, inizia a parlare con lui e quando ha finito preme Stop, si gira e in pochi secondi il computer ha redatto un appunto clinico del consulto»

La burocrazia, ricorda la Cnbc, rappresenta un onere sempre meno sostenibile per i professionisti che lavorano nel sistema sanitario americano: secondo un sondaggio pubblicato a febbraio, oltre il 90% dei medici afferma di essere regolarmente in condizion idi stress a causa delle incombenze amministrative da smaltire. Oltre il 60% dei medici, in aggiunta, dice di sentirsi sopraffatto dal lavoro d’ufficio e di essere costretto a straordinari che in media arrivano a 15 ore alla settimana per stare al passo con le scadenze.

Proprio per questo motivo, e per il fatto che la burocrazia non ha niente a che vedere con l’attività clinica, le pratiche amministrative sono state una delle prime aree sulle quali sono stati avviati i primi veri progetti di Intelligenza artificiale. E oggi questa attività di ricerca ha prodotto strumenti e soluzioni che stanno attirando l’attenzione di una crescente platea di professionisti. Nuance di Microsoft, per esempio, ha annunciato un anno fa il lancio di Dax Express, strumento di documentazione clinica intelligente, e a settembre è stata la volta di Dax Copilot, pacchetto integrato oggi adottato da più di 200 organizzazioni sanitarie americane.

La piattaforma, afferma Kenneth Harper, direttore generale di Dax, fa risparmiare ai medici diversi minuti per ogni consulto, anche se i vantaggi variano a seconda della specializzazione del curante. Harper, in particolare, ha riferito alla Cnbc il caso di un medico che stava seriamente valutando di andarsene in pensione dopo aver esercitato per più di trent’anni: non riusciva più a gestire lo stress, ma dopo avere iniziato a utilizzare Dax Copilot ha cambiato idea.

Christopher Sharp, responsabile delle informazioni mediche alla Stanford Health Care (gruppo americano della sanità ospedaliera) dice che le piattaforme di documentazione clinica sono «straordinariamente semplici» da usare, affidabili, precise e potenti, anche se potrebbero essere più sensibili nel cogliere i toni di voce dei pazienti. Si tratta, in ogni caso, di strumenti che fanno risparmiare tempo nella redazione dei documenti clinici e hanno cambiato la gestione del tempo.

Da gennaio, riferisce ancora la Cnbc, Dax Copilot è disponibile all’interno della cartella clinica elettronica di Epic Systems, che negli Usa viene utilizzata dalla maggior parte dei medici ospedalieri. Secondo Seth Hain, vicepresidente senior per la ricerca e sviluppo di Epic, in un anno più di 150mila appunti relativi a consulti medici sono stati registrati mediante sistemi di documentazione intelligente sulle cartelle elettroniche gestite dal suo software. E i numeri crescono: Hain ha affermato che nel 2024 sono già state redatte più note che nel 2023.

Secondo Abridge, il suo sistema di documentazione intelligente sta facendo risparmiare ad alcuni medici fino a tre ore al giorno di lavoro e sta automatizzando oltre il 92% del loro lavoro d’ufficio. La tecnologia di Abridge, ha detto il ceo Shiv Rao, è attiva in 55 specialità mediche e 14 lingue.

Suki, altra società che all’Himss Conference di Orlando era presente con i suoi prodotti, ha spiegato alla Cnbc che la sua tecnologia può ridurre del 72% il tempo che un medico dedica alla stesura dei documenti clinici. E la società sta ora studiando modifiche al suo software perché possa essere utilizzato anche da altri professionisti come gli infermieri. Presto, inoltre, la piattaforma verrà abilitata al riconoscimento dello spagnolo e altre lingue, tra le più usate nel mondo, seguiranno. «Nel prossimo decennio» è la previsione «tutta la tecnologia sanitaria avrà un aspetto completamente diverso».