Previsioni della vigilia rispettate: è quello di Nicola Magrini (foto) – attualmente segretario del comitato per i farmaci di base dell’Oms – il nome che il ministero della Salute ha scelto per guidare la direzione generale dell’Aifa. Una candidatura che ormai si può considerare formalizzata, visto che ieri mattina ha ottenuto il parere positivo dei governatori e, nel pomeriggio, il via libera finale della Conferenza Stato-Regioni.
Bolognese, classe 1972, Magrini è medico e farmacologo e vanta un’esperienza ventennale nella valutazione dei farmaci e nello sviluppo di linee guida e politiche farmaceutiche. Ha iniziato come ricercatore presso l’università di Bologna e l’Istituto Mario Negri, nel 1999 ha contribuito a fondare il Ceveas (Centro per la valutazione dell’efficacia dell’assistenza sanitaria) dell’Asl di Modena, dove ha lavorato come direttore per 15 anni, e dal 2012 al 2014 è stato direttore dell’unità Valutazione dei farmaci dell’Agenzia sanitaria regionale dell’Emilia Romagna. Figura anche tra i fondatori del Cochrane Center italiano e dal 2008 al 2014 ha ricoperto la carica di direttore del Centro di collaborazione dell’Oms per la sintesi della ricerca basata sulle prove e lo sviluppo delle linee guida.
Ricercatore aperto al confronto e alla discussione, grande cultore dell’evidence based medicine e convinto sostenitore delle cure primarie come perno per l’appropriatezza delle cure (un altro dei suoi temi preferiti), Magrini ama impostare riflessioni e analisi sui numeri. Ne potrebbe beneficiare la farmacia dei servizi se dalla sperimentazione al via in queste settimane arriveranno evidenze positive, soprattutto nelle attività che riguardano aderenza terapeutica e ricognizione farmacologica.
Intanto, al nuovo direttore dell’Aifa arrivano dal mondo del farmaco le felicitazioni di rito. «Al collega Nicola Magrini i migliori auguri di buon lavoro» scrive in una nota Filippo Anelli, presidente della Fnomceo «la sua ventennale esperienza professionale nella valutazione dei farmaci sarà guida preziosa per una politica del farmaco fondata sulle migliori evidenze scientifiche e garanzia per un’appropriatezza, efficienza e sostenibilità del Ssn. Anche a Magrini rinnoviamo l’appello, già lanciato al presidente dell’Aifa Mantoan, di aprire con i medici un Tavolo sulla prescrizione. Chiediamo anzi che i Medici siano coinvolti in tutti i processi decisionali sul farmaco, sedendo da titolari ai Tavoli dell’Aifa».
«Sono lieto per la nomina di Nicola Magrini a direttore generale dell’Aifa» sono invece le parole del presidente di Farmindustria, massimo Scaccabarozzi «sono certo che, grazie alla sua prestigiosa esperienza professionale, potrà affrontare con rinnovata determinazione le numerose attività dell’Agenzia per l’accesso alle terapie, la sostenibilità della Sanità e la valorizzazione del sistema industriale del Paese. Le imprese del farmaco continueranno da parte loro a impegnarsi, a investire nel Paese in ricerca, innovazione e produzione, a offrire sempre nuove risposte terapeutiche e a contribuire alla crescita dell’economia e dell’occupazione». «La Fofi si felicita con Magrini per la sua nomina» è la dichiarazione del presidente della Federazione degli ordini, Andrea Mandelli «la sua lunga esperienza in ambito nazionale e internazionale sarà preziosa per proseguire e sviluppare l’attività dell’Agenzia, che è chiamata ad affrontare la spinta sempre più forte dell’innovazione farmacologica e la sfida costante della sostenibilità delle cure. I farmacisti italiani gli offrono fin d’ora la massima collaborazione e gli fanno i migliori auguri di buon lavoro». «Inviamo al neodirettore dell’Aifa i migliori auguri di buon lavoro» è infine l’intervento del presdiente di Federfarma, Marco Cossolo «con la sua grande esperienza potrà contribuire efficacemente ad affrontare i gravosi impegni in capo alla Agenzia, anche in relazione all’attuazione del Patto della salute e in particolare alla governance dei farmaci. Le farmacie sono disponibili a collaborare per continuare a garantire una distribuzione efficiente sul territorio e per implementare il monitoraggio dell’aderenza alle terapie».