In vista della prossimità alla Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette, che si celebra il 30 gennaio, Aifa e Istituto superiore di sanità hanno diffuso un dossier dedicato a queste patologie. Il documento mira a sensibilizzare e fornire strumenti informativi agli operatori sanitari per affrontare un problema che, sebbene percepito come lontano, ha rilevanza anche in Italia.
Il dossier descrive le malattie tropicali neglette (Ntd) come un insieme di 21 patologie causate da diversi agenti patogeni (virus, batteri, parassiti, funghi, tossine). Queste affliggono circa 1,6 miliardi di persone, prevalentemente nei paesi in via di sviluppo, ma anche in regioni come l’Italia, dove alcune sono diventate endemiche. Tra le più diffuse: dengue, chikungunya, leishmaniosi, echinococcosi e malattia di Chagas.
Il dossier sottolinea l’importanza di queste patologie sia per l’impatto sanitario globale sia per il rischio di diffusione nei paesi industrializzati, alimentato da cambiamenti climatici, turismo e globalizzazione.
In Italia, nel 2024 sono stati notificati 693 casi di dengue, di cui 213 autoctoni, e 15 di chikungunya, tutti importati. Inoltre, si segnalano oltre 4.000 persone colpite da malattie come la schistosomiasi, la malattia di Chagas e la strongiloidosi. Tra queste, l’echinococcosi cistica rappresenta la patologia più rilevante, con un’incidenza media di 15 casi per milione di abitanti. Il rischio principale è legato alla presenza di vettori competenti e condizioni ambientali favorevoli, che ne agevolano la diffusione.
Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS, ha sottolineato la necessità di un approccio integrato per migliorare la diagnosi e il trattamento, ma anche per agire sulle cause sistemiche come povertà, malnutrizione e condizioni igieniche inadeguate.
A livello internazionale, l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha lanciato una road map per eliminare o controllare le Ntd entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Tuttavia, il dossier evidenzia le difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi a causa di riduzioni nei finanziamenti, migrazioni, conflitti e lacune nella ricerca e nei sistemi sanitari.
Le iniziative globali, come i programmi di donazione di farmaci (oltre 30 miliardi di dosi distribuite dal 2011), sono fondamentali ma richiedono un rilancio per garantire accesso alle cure e sostenibilità a lungo termine.
Per i farmacisti, il dossier rappresenta un’importante fonte di informazioni per rafforzare il ruolo nella diagnosi precoce e nella gestione delle malattie neglette. Sensibilizzare i pazienti sui rischi legati ai viaggi in aree endemiche e sulle misure preventive è cruciale. Inoltre, l’attenzione alla sorveglianza e al trattamento delle Ntd può contribuire a migliorare l’efficacia dei sistemi sanitari locali.