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Mangiacavalli (Fnopi): Case di comunità funzionano se in rete con territorio

14 Settembre 2023

Le Case di comunità, da sole, non garantiscono la prossimità. Lo fanno se sono in rete con tutto quello che c’è nel territorio: studi di mg e pediatria, farmacie, specialisti ambulatoriali, strutture private e accreditate. Lo ha detto Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione degli ordini degli infermieri, intervenendo ieri a Roma agli Stati Generali della comunicazione per la Salute: «Ogni volta che si affronta il tema delle Case di comunità» ha osservato «la prima obiezione dei giornalisti è: se non c’è dentro un medico, a cosa servono?». Per Mangiacavalli, invece, il ragionamento da fare è un altro: «Se la Casa di comunità è un piccolo ospedale, mi aspetto di trovarci dentro medici e infermieri. È un’evoluzione anche dal punto di vista semantico.

Non solo: considerato che ogni Casa di comunità serve un bacino di 50mila abitanti, da sole queste strutture non sono in grado di garantire la prossimità. La assicurano, ha avvertito la presidente della Fnopi, se sono «un nodo della rete di tutto quello che c’è sul territorio: gli studi dei medici di medicina generale se sono fuori della Casa di comunità, i pediatri, le farmacie del territorio, gli specialisti ambulatoriali, tutta la rete privata accreditata, tutta la rete socio-assistenziale, tutta la rete dei comuni e del Terzo settore. È così che la Casa di comunità garantisce prossimità».

Quanto agli infermieri, ha concluso Mangiacavalli, le difficoltà che si registrano oggi nel reclutamento delle nuove leve discenede da una disaffezione legata «alle condizioni di esercizio quotidiano e al fatto che un giovane sa che è una professione che stenta ancora a decollare come riconoscimento della competenza, dell’autonomia, della responsabilità». E intanto, «i laureati del terzo anno vengono cercati dai Paesi che, come noi, soffrono una carenza professionale importante. Solo che a questi colleghi vengono offerti stipendi settimanali che sono l’equivalente, se non di più, di un mensile italiano».