Nel 2022 l’iva per tamponi e assorbenti femminili scenderà dal 22 al 10%. E’ una delle misure che rientreranno nella Manovra per il nuovo anno in base al Documento programmatico di bilancio che il Governo ha approvato l’altro ieri. Per i sostenitori dell’abolizione della cosiddetta tampon-tax è di fatto una mezza vittoria, perché l’attesa era quella di una riduzione dell’iva sino all’aliquota minima, quella del 4%, che contraddistingue i generi di prima necessità.
Con questo provvedimento, l’Italia si allinea a parecchi dei suoi vicini europei: in Germania, su tamponi e assorbenti grava dal 2020 un’imposta del 7% (in precedenza era il 19%). In Francia l’iva è al 5,5% dal 2015, in Belgio è passata nel 2018 dal 21 al 6%. Il Regno Unito ha fissato l’aliquota al 5% nel 2000, l’Irlanda ha eliminato del tutto l’imposta sul valore aggiunto nel 2005.
«Da tempo ci impegniamo perché si facciano interventi concreti» ha commentato l’Intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità «speriamo dunque che in occasione della Legge di bilancio si possa procedere all’abbassamento dell’iva sui prodotti igienici femminili, come da noi richiesto anche nella scorsa manovra finanziaria».