attualita

Microbicoresistenze, dalla Sita piattaforma per studi osservazionali

9 Febbraio 2023

Contro la microbicoresistenza la Società italiana di terapia antinfettiva (Sita) lancia una piattaforma di studi osservazionali sostenuta da 22 Centri di infettivologia distribuiti sul territorio nazionale e coordinata dall’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Il progetto, battezzato Multi-Sita, è unico nel suo genere e permetterà un controllo centralizzato e più puntuale delle dinamiche che caratterizzano nel nostro Paese le infezioni resistenti, da cui una reattività più rapida del sistema.

«In Italia non disponiamo di un monitoraggio centrale delle infezioni da microrganismi resistenti» spiega Matteo Bassetti, presidente della Sita e direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale Policlinico San Martino «i dati di cui disponiamo vengono raccolti a livello europeo e riguardano solo le percentuali di resistenza, ad eccezione di alcune sorveglianze specifiche attivate una tantum. Con la piattaforma Multi-Sita avremo finalmente modo di monitorare strettamente i vari tipi di microrganismi, producendo delle solide evidenze su quanto i vari microrganismi resistenti impattano sulla salute pubblica e quindi sulle ricadute a livello di morbidità, di mortalità, di lunghezza della degenza; ma anche sulla pratica clinica quotidiana nella gestione di queste infezioni, sia per quanto riguarda la diagnostica, che, soprattutto, per quanto riguarda l’utilizzo dei farmaci antibiotici e antifungini, vecchi e nuovi».

Multi-Sita è già attivo e i risultati dei primi studi saranno già disponibili nel corso dell’anno. «È già stato condotto uno studio completo e sono in corso altri tre studi» dichiara Daniele Roberto Giacobbe, segretario nazionale della Sita «siamo quindi vicini alla pubblicazione dei primi risultati. Sicuramente l’obiettivo più importante della piattaforma Multi-Sita è quello di aumentare la qualità della ricerca su queste patologie, che sono molto dinamiche. La piattaforma informatica, progettata allo scopo, permette di essere più veloci e più reattivi alle nuove sfide, che possono essere rappresentate da un patogeno particolarmente resistente, oppure da infezioni batteriche o fungine che colpiscono pazienti già debilitati da altre patologie, come le infezioni che colpiscono i pazienti con covid-19. La piattaforma è supervisionata da uno staff dedicato e permette di avere un feedback in tempo reale sulla qualità del dato raccolto. Questo, unito all’organizzazione di una rete già pronta e costituita, che coinvolge Centri di alta specializzazione in tutta Italia, consente di aumentare di parecchio la qualità dei dati raccolti e quindi della ricerca».