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Microbicoresistenze, dichiarazioni da Fofi e Farmindustria

19 Novembre 2022

«Gli antibiotici sono una delle conquiste fondamentali della ricerca medica che rischiamo di compromettere a causa di un uso eccessivo, e in molti casi improprio, di questi farmaci. Utilizzarli correttamente è una responsabilità di tutti per evitare di ritrovarci in futuro senza strumenti efficaci per combattere le infezioni, ai danni soprattutto di chi è più fragile». Lo ha dichiarato Andrea Mandelli, presidente della Fofi, in occasione della Giornata europea e della Settimana mondiale per la sensibilizzazione sugli antibiotici.

«Se non si mettono in pratica comportamenti individuali responsabili e in assenza di politiche e interventi mirati, nel 2050 i cosiddetti batteri super-resistenti saranno la principale causa di morte al mondo, prima di infarto e ictus» ha ricordato Mandelli «l’antibiotico-resistenza preoccupa in particolar modo l’Italia che continua ad essere “maglia nera” in Europa con circa 11mila morti l’anno per infezioni resistenti agli antimicrobici».

Per arginare questa pandemia silenziosa, ha concluso Mandelli «è quanto mai urgente intensificare gli sforzi delle istituzioni sanitarie e dei professionisti della salute su diversi fronti: promuovere un uso razionale degli antibiotici, dentro e fuori dagli ospedali, supportare la ricerca di nuove molecole e aumentare la consapevolezza della popolazione sul pericolo legato alla comparsa di batteri resistenti. La disinformazione è tra le principali cause di utilizzo inappropriato di antibiotici che si registra, ad esempio, per curare l’influenza o il raffreddore durante il periodo invernale».

Anche il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, è intervenuto ieri per ricordare quanto sia importante il contrasto alle antimicrobico resistenze. «L’industria farmaceutica, che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo degli antimicrobici, è impegnata su diversi fronti, dalla ricerca di nuove soluzioni terapeutiche alla definizione di programmi e tecnologie per ridurre al minimo l’impatto ambientale degli antibiotici» ha dichiarato in una nota «un impegno importante richiede anche da parte delle Istituzioni nazionali e internazionali, misure specifiche per attrarre sempre nuovi investimenti in quest’area così delicata e complessa. Restano ancora molte sfide. Non è disponibile un Piano Nazionale aggiornato, esistono carenze strutturali in alcuni centri assistenziali dove la diffusione delle infezioni è particolarmente preoccupante e la vaccinazione non è ancora riconosciuta come un’importante arma di contrasto. Proprio per questo Farmindustria ha promosso una task force composta da 30 esperti che ha elaborato un documento con 14 raccomandazioni. Nel documento si analizzano gli strumenti per combattere e vincere: dalle vaccinazioni per la prevenzione delle infezioni resistenti, all’accesso e all’uso appropriato degli antibiotici. Solo con un’attività continua e determinata si potrà diffondere quella “cultura del contrasto” che è il fondamento per dare risposte davvero efficaci e salvare tante vite».