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Monitoraggio glicemia, ricognizione del Ministero su norme regionali

15 Giugno 2024

Il ministero della Salute effettuerà «una ricognizione» delle disposizioni adottate a livello regionale per disciplinare l’erogazione dei presidi di monitoraggio della glicemia. Lo ha annunciato mercoledì il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo alla Camera a un’interrogazione dell’onorevole Luana Zanella (Alleanza Verdi e Sinistra). Nel suo intervento la deputata aveva chiesto ragguagli sulla normativa adottata dal Veneto nel 2017, che dispone l’utilizzo di sistemi Fgm (Flash glucose monitoring) nei soggetti di minore età, e aggiornata nel 2018 in modo da consentire la fornitura di sistemi Cgm (Monitoraggio continuo del glucosio) in adulti e bambini con diabete tipo 1.

Nella risposta, il sottosegretario ha ricordato che «lo sviluppo tecnologico sta modificando radicalmente il modo di gestire il diabete» e che «nel marzo 2022 – con aggiornamento nel gennaio 2024 – sono state adottate le linee guida sulla terapia del diabete di tipo 1, redatte dalle società scientifiche maggiormente rappresentative, con l’intento di offrire un riferimento per il trattamento, farmacologico e non farmacologico della patologia».

Nell’ambito di tali linee guida, ha continuato Gemmato, si raccomanda di utilizzare nei soggetti con diabete mellito di tipo 1 un sistema di monitoraggio in continuo del glucosio rispetto all’automonitoraggio glicemico capillare.

Nel mese dicembre 2022, inoltre, sono state pubblicate anche le «linee guida sulla terapia del diabete tipo 2», nelle quali è inclusa una «raccomandazione debole» né a favore del monitoraggio continuo della glicemia, né del monitoraggio con glicemie capillari».

«Le linee guida nazionali e internazionali quindi» ha detto Gemmato « raccomandano un controllo glicemico accurato e personalizzato che, nella maggior parte dei soggetti con diabete, è possibile grazie all’utilizzo degli strumenti di monitoraggio con sensore che, negli ultimi anni, hanno registrato una implementazione che ha permesso di adattare il loro utilizzo alle diverse tipologie di soggetti con diabete e alla variabilità delle situazioni cliniche». Per tale motivo, «sarà cura di questo minister effettuare una ricognizione delle disposizioni regionali in materia per documentare le diverse modalità di erogazione dei presidi di monitoraggio della glicemia nei soggetti con diabete in relazione al tipo di diabete, all’età o a specifiche condizioni cliniche».