«Approvata oggi in Cda la Riforma organizzativa dell’Aifa: un passo verso il futuro della sanità del nostro paese». A scriverlo in un post su Linkedin Emanuele Monti, componente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco e presidente della commissione Sostenibilità sociale del Consiglio regionale della Lombardia. Grazie alla riforma, spiega, «Aifa rafforza il proprio ruolo centrale nella tutela della salute pubblica. Si tratta di un passaggio cruciale per rispondere in modo efficiente e innovativo alle sfide del futuro».
Da sei mesi in Aifa, prosegue Monti, «abbiamo lavorato tantissimo con presidente, cda e direttori per trovare il migliore modello organizzativo che possa rafforzare l’agenzia. Ho messo a disposizione del Paese le mie competenze, la mia esperienza nelle Istituzioni e nel privato ma ho soprattutto cercato di stimolare il dibattito ascoltando i più autorevoli punti di vista per dare una visione strategica davvero partecipativa e non figlia di decisioni top down o peggio autoreferenziali».
L’Aifa, continua Monti, «è l’organismo di riferimento in Italia per garantire l’accesso ai farmaci, inclusi quelli innovativi e orfani, e per promuovere il loro uso sicuro e appropriato. L’Agenzia svolge un ruolo chiave nell’equilibrio economico del sistema sanitario e nel supporto alla ricerca e alla sperimentazione clinica. La spesa farmaceutica nazionale vale 36 miliardi di euro con un tasso di crescita del 6.2% inoltre l’export impatta per quasi 50 miliardi di euro. Questi numeri sottolineano come questa Riforma non solo incide sulla salute dei nostri cittadini ma anche su un’industria che vale il 5% del prodotto interno lordo italiano».
Cosa cambia con questa riforma? Come spiega il post di Monti, la riforma introduce miglioramenti cruciali:
«Con questa riforma l’Aifa non solo si adegua alle esigenze del presente dando seguito ai provvedimenti di legge degli ultimi governi ma si proietta verso un modello di sanità moderna, innovativa e inclusiva. Il futuro della salute passa anche da qui: meno burocrazia, più innovazione e un impegno concreto per garantire cure sempre migliori a tutti i cittadini. Sono davvero orgoglioso del lavoro fatto e sono certo che appena il documento sarà operativo dopo i passaggi formali con i ministeri competenti successivi alla nostra ratifica avremo dato un grande contributo al nostro paese a beneficio di tutti».