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Ndma nella metformina, scatta la prima segnalazione dall’Europa

21 Dicembre 2019

E’ scattato anche in Europa l’allarme per contaminazioni da ndma nella metformina. La segnalazione risale ad alcuni giorni fa e arriva dalla Svizzera, dove Swissmedic – l’equivalente elvetico dell’Aifa – ha disposto i primi richiami. Il provvedimento, recita una comunicazione congiunta diffusa dall’Agenzia e dall’azienda Streuli Pharma ag, riguarda un totale di 20 lotti di metformina Streuli da 500, 850 e 1000 mg e il richiamo arriva fino al livello di vendita al dettaglio. Le confezioni, prosegue il comunicato, sono state messe in commercio giugno 2015 e dicembre 2019 e all’origine dell’intervento c’è «una leggera contaminazione da nitrosamina ndma nel prodotto finito».

Come si ricorderà, le prime segnalazioni relative a farmaci contenenti metformina erano arrivate all’inizio del mese dal Dipartimento di sanità pubblica di Singapore (Hsa), che aveva individuato piccole tracce di ndma in tre medicinali per il diabete, immediatamente ritirati.

Secondo quanto riferisce un articolo della rivista tedesca Daz.online, il reperimento di tracce di ndma anche nella metformina (dopo sartani e ranitidina) non stupisce gli esperti, che continuano però a vagare nel buio sulle cause che determinano la presenza dell’impurità. Due, in particolare, le ipotesi che al momento godono di maggior credito: la ndma scaturisce dai processi di sintesi con cui viene prodotta la materia prima, oppure potrebbe originare dai blister del confezionamento primario. Ma al momento, come detto, sono nient’altro che ipotesi di ricerca.