Si allarga ulteriormente la vicenda delle impurezze di nitrosammina che l’hanno scorso ha coinvolto alcune classi di sartani e nei giorni scorsi ha portato al ritiro o al divieto d’uso dei farmaci a base di ranitidina. Con una nota diffusa ieri, l’Aifa ha comunicato che l’Ema – l’Agenzia europea dei medicinali – sta richiedendo a titolo precauzionale a tutte le aziende farmaceutiche di sottoporre a revisione i propri medicinali, per verificare la possibile presenza di ndma. «In caso le nitrosammine siano rilevate in qualunque medicinale di cui detengono l’autorizzazione all’immissione in commercio» continua il comunicato dell’Aifa «le aziende devono informare prontamente le autorità in modo che possano essere intraprese le appropriate azioni regolatorie».
Anche se è difficile che si siano formate impurezze a base di ndma nei processi di produzione della stragrande maggioranza dei medicinali di sintesi, aggiunge a sua volta una nota dell’Ema, «è importante che tutte le aziende che ancora non l’hanno fatto adottino se necessario le opportune misure precauzionali, in linea con le raccomandazioni delle recenti conclusioni prodotte dalla revisione sui sartani». Le industrie farmaceutiche hanno tempo sei mesi per condurre le verifiche richieste, dando la priorità ai prodotti «che presentano le maggiori probabilità di contenere impurezze».