Nei 28 mesi successivi alla sua entrata in vigore, la nota 97 sui Nuovi anticoagulanti orali ha determinato un incremento dei soggetti trattati con nao (+21,6% rispetto allo stesso periodo precedente) e una spesa in crescita del 19%, nonostante una progressiva diminuzione nei consumi (e l’aumento a maggio del Coumadin). Sono le conclusioni che arrivano dal report diffuso ieri dall’Aifa per fare il punto sugli effetti della nota che dal giugno 2020 ha consentito anche ai medici di famiglia la prescrizione dei nuovi anticoagulanti orali ad azione diretta nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare.
In particolare, calcola il report, nel 2022 sono stati aperti 422.314 piani terapeutici per nao e 9.666 avk, dei quali il 46,4 e il 94,4% rispettivamente sono stati redatti dai mmg e gli altri da specialisti. I dati, conclude l’Aifa, riportano per il 2021 una spesa Ssn di circa 520 milioni di euro. Nei primi nove mesi del 2022, invece, lo stesso flusso mostra spesa di circa 422 milioni, che proiettati sull’intero anno porterebbero a una spesa di 542 milioni, +4,5% sul 2021.