Dal 25 ottobre Forxiga 5mg, il farmaco di AstraZeneca a base di dapagliflozin, non è più autorizzato per il trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 1 e dunque non dev’essere più utilizzato nei pazienti affetti da questa patologia. Lo riferisce una nota dell’Aifa che motiva la disposizione con la scelta dell’azienda produttrice di rimuovere DMT1 dalle indicazioni autorizzate per dapagliflozin 5 mg.
Tra gli effetti indesiderati noti del farmaco, ricorda l’Agenzia, c’è la chetoacidosi diabetica, detta anche Cad. Studi sul diabete di tipo 1 con dapagliflozin indicano che la Cad viene osservata nei pazienti in trattamento con «una frequenza comune», ossia almeno un caso ogni 100 pazienti. «Le misure addizionali di minimizzazione del rischio per gli operatori sanitari e per i pazienti, implementate per mitigare il rischio di Cad, non saranno più disponibili» continua la nota dell’Aifa «l’interruzione di dapaglifozin in pazienti con DMT1 deve essere eseguita sotto la supervisione di un medico specializzato nel trattamento del diabete e deve essere condotta non appena sia clinicamente possibile». Forxiga 5mg è classificato in fascia A con rrl (medicinali soggetti a ricetta medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti).
Dopo l’interruzione del trattamento con dapagliflozin, si raccomanda il monitoraggio frequente della glicemia e la dose di insulina deve essere aumentata attentamente per ridurre al minimo il rischio di ipoglicemia.