La Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa ha approvato ieri l’impiego del vaccino Nuvaxovid di Novavax con l’indicazione autorizzata dall’Ema nei giorni scorsi, ossia per tutti i soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni. E’ quanto riferisce una nota diffusa nella serata di ieri dall’Agenzia italiana del farmaco: la vaccinazione prevede un ciclo di due dosi distanziate di tre settimane e i dati disponibili mostrano un’efficacia di circa il 90% anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. «Il profilo di sicurezza» conclude la nota «si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale».
Intanto in Israele il premier Naftali Bennett ha invitato ultrasessantenni e dipendenti del servizio sanitario a ricevere la quarta dose, per essere preparati all’arrivo dell’ondata da omicron. «Gli israeliani sono stati i primi al mondo a ricevere la terza dose» ha detto «continuiamo con la quarta». La raccomandazione scaturirebbe dai pareri degli esperti che assistono il governo: «È naturale che gli anticorpi diminuiscano gradualmente dopo la vaccinazione» ha affermato Ejal Leschem, esperto di malattie infettive all’Università di Tel Aviv «con l’arrivo della variante omicron, più contagiosa, capiremo quanti saranno i casi di persone vaccinate che si ammalano».