Dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, forse già alla fine della settimana, le prime forniture del vaccino anti-covid a base di proteine Nuvaxovid di Novavax. Intanto ieri il ministero della Salute ha siglato la circolare che ne definisce l’impiego nell’ambito del programma nazionale di vaccinazione per Sars-CoV-2: Nuvaxovid sarà utilizzato soltanto nel ciclo primario, con due dosi (di 0,5 mL ciascuna) da somministrare a distanza di 21 giorni.
«La Commissione tecnico-scientifica di Aifa» si legge nella circolare «ha accolto il parere espresso dall’Ema e approvato l’indicazione di utilizzo del vaccino a partire dai 18 anni di età». Ogni flaconcino multidose, continuano le indicazioni del Ministero, è pari a 10 dosi da 0,5 mL, non richiede diluizione e pertanto è già pronto all’uso. Il flaconcino chiuso, conservato in frigorifero a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C, ha una validità di 9 mesi; a temperatura ambiente fino a 25°C, invece, è utilizzabile entro 12 ore. Dopo la prima perforazione, il flaconcino può essere conservato a 2-25°C e impiegato entro 6 ore.
Intanto l’altro ieri il commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato che dal prossimo mese partiranno le somministrazioni della quarta dose ai pazienti fragili. «Stiamo per dare le disposizioni attuative» ha detto durante una visita all’ospedale Meyer di Firenze «con il ministero della Salute e le Regioni stiamo individuando le platee da coinvolgere. Ovviamente sarà abbastanza estensiva (per le categorie più fragili, ndr) e la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo: quindi sicuramente continueremo a tenere l’organizzazione che c’è ora in atto».
