Il produttore di microprocessori Nvidia investirà 50 milioni nella società Recursion Pharmaceuticals con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo dei suoi modelli di intelligenza artificiale per la ricerca di nuovi farmaci. Recursion, spiega il canale di notizie economiche Cnbc, offre i suoi protocolli di intelligenza artificiale ad altri produttori farmaceutici, per esempio Roche, e utilizzerà i suoi set di dati biologici e chimici (per un volume di oltre 23mila terabyte) per addestrare i suoi algoritmi sulla piattaforma cloud di Nvidia. Questi set di dati crescono di «centinaia di terabyte ogni settimana», ha dichiarato alla Cnbc Chris Gibson, ceo di Recursion.
I modelli di Intelligenza artificiale, ricorda la testata economica, richiedono usualmente grandi quantità di dati per essere “addestrati”, cioè per migliorarsi con l’autoapprendimento. Nvidia potrà concedere in licenza tali modelli su BioNeMo, il servizio cloud dell’azienda per l’intelligenza artificiale generativa lanciato all’inizio di quest’anno.
Recursion, riferisce ancora la Cnbc, prevede di utilizzare BioNeMo per supportare la propria pipeline di farmaci interna e quella dei suoi partner attuali e futuri. Gibson ha affermato che la società sta conducendo test sull’uomo per cinque dei suoi farmaci. Tra questi, una terapia che mira a trattare le malattie neurovascolari causate dalla malformazione dei piccoli vasi sanguigni che irrorano il cervello e un trattamento per il cancro ovarico.
L’investimento di Nvidia è l’ultimo esempio della frenesia dell’IA che sta prendendo l’industria farmaceutica. I produttori di farmaci apprezzano sempre di più il potenziale dell’Intelligenza artificiale nella ricerca di trattamenti salvavita. Moderna, per esempio, ha dichiarato ad aprile che sfrutterà l’IA per far allargare i campi di applicazione della tecnologia mrna già utilizzata nei vaccini covid. Il mese successivo Google Cloud ha lanciato due nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale che mirano ad aiutare le aziende biotecnologiche e farmaceutiche ad accelerare la ricerca di nuovi farmaci.