La pandemia non è affatto conclusa e con l’arrivo dell’autunno dobbiamo prepararci a una nuova ondata di contagi. È la valutazione che arriva dagli esperti dell’Ema dopo le dichiarazioni rilasciate domenica scorsa, 18 settembre, dal presidente degli Usa Joe Biden, che in un’intervista alla Cbs ha dato per chiusa l’emergenza pandemica. «Abbiamo ancora un problema con il Covid» ha detto «ci stiamo ancora lavorando molto, ma la pandemia è finita».
Non ci sono le stesse valutazioni da questa parte dell’Atlantico. Non è noto quali siano basi sulle quali il presidente Biden ha concluso che la pandemia è finita, ha detto Steffen Thirstrup, direttore medico dell’Agenzia europea del farmaco, nella conferenza stampa con cui l’Ema aggiorna settimanalmente sull’andamento dell’emergenza. «Quello che è chiaro è che in Europa consideriamo la pandemia ancora in corso, ed è importante per gli Stati membri prepararsi alla somministrazione dei vaccini adattati, in modo da prevenire ulteriori ondate».
Concorda Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Ema: i dati raccolti nelle ultime settimane, ha spiegato «mostrano che c’è stata una diminuzione dei casi e dei decessi, tuttavia con l’avvicinarsi dell’autunno dobbiamo prepararci a una nuova ondata di contagi, in linea con la tendenza che il virus ha mostrato negli ultimi due anni.
Gli ultimi dati sull’Italia che arrivano dalla Fondazione Gimbe sembrano dare ragione agli esperti dell’Ema: dopo quattro settimane consecutive di contrazione, nei sette giorni che vanno 14 al 20 settembre i nuovi casi tornano in lieve aumento, da quasi 108 mila a 120 mila, con una media mobile di oltre 17 mila casi al giorno. In crescita anche i tamponi rapidi, +3,1% nella settimana.