Anche il paracetamolo potrebbe finire nell’elenco dei principi attivi sotto osservazione per impurità da sostanze cancerogene. Invitano all’ipotesi i risultati di un’analisi condotta nelle settimane scorse da un laboratorio tedesco su tre lotti di produzione del principio attivo, provenienti dalla Lu’an Pharmaceutical di Anqiu, in Cina, ossia il principale produttore globale di paracetamolo.
L’indagine è stata commissionata da un quotidiano olandese, Nrc, e da un programma televisivo, Zembla: i due media hanno prelevato alcuni campioni da tre lotti provenienti da Anqiu, con data di produzione primavera 2019, e li hanno inviati al laboratorio in Germania. I risultati certificano la presenza in tutt’e tre le partite di un contaminante, 4-cloroanilina (Pca), appartenente alla famiglia delle ammine. L’impurità, dicono le analisi, si sarebbe formata durante il processo di produzione del principio attivo.
Secondo l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, e l’Efsa, l’Agenzia Ue per la sicurezza alimentare, la Pca è un cancerogeno genotossico che nei test di laboratorio ha generato tumori al fegato nelle cavie utilizzate. Secondo quanto scrive Nrc, non c’è però concordanza tra le agenzie europee sui rischi correlati al consumo di Pca: secondo le linee guida dell’Ema, è sufficiente assumere meno di 34 microgrammi al giorno per mantenere il livello di rischio sotto una soglia tollerabile. Di opinione diversa l’Efsa, che considera già un legittimo motivo di preoccupazione il semplice rischio di esposizione al Pca.
I due media hanno inviato i risultati delle analisi all’Ispettorato olandese per la salute e l’assistenza (Igj) e al Comitato per la valutazione dei medicinali (Cgb), ma né l’uno né l’altro hanno mostrato interesse per i dati. L’Ispettorato ha risposto dicendo che la materia non è di sua competenza; il Cgb, invece, ha scritto che non ci sono elementi sufficienti per giustificare la tracciatura dei lotti lungo la filiera distributiva (dalle tre partite, scrive Nrc, possono essere prodotte più di 35 milioni di compresse di paracetamolo). La quantità di Pca rintracciata dal laboratorio tedesco, specifica il Comitato, è ben al di sotto della soglia di rischio individuata dall’Ema e l’impurità è soltanto «potenzialmente cancerogena».