Poco più di 4.200 esercizi, quasi la metà dei quali – un po’ meno di duemila – distribuiti nel sud Italia. Eccola la mappa delle parafarmacie così come la disegnano le ultime rilevazioni di Iqvia, aggiornate al 2017. Numeriche tra le più fedeli, perché si appoggiano ai dati di sell out di produttori e distributori anziché al data base del Ministero che tiene traccia dei codici univoci rilasciati, dove non sempre a ogni numero corrisponde un esercizio effettivamente aperto e in attività. Quella che risulta dalle elaborazioni di Iqvia dunque è una mappa più fedele di altre, che in questo momento – visto quanto sta accadendo nella professione e nella politica – merita un’attenta occhiata.
In totale, come detto, le parafarmacie in attività nel Paese sono 4.211, cui si contrappongono 18.800 farmacie (dati Federfarma). Se le farmacie però, grazie alla Pianta organica, possono rivendicare una distribuzione sufficientemente omogenea sul territorio, le parafarmacie non possono dire lo stesso. Il risultato è che a raffrontare esercizi dalla croce verde ed esercizi di vicinato, vengono fuori rapporti decisamente distanti. E così, se a livello nazionale si contano in media quasi 4,5 farmacie ogni parafarmacia, in Basilicata, Sardegna e Calabria il “quorum” si ferma poco sopra il 2 a 1 e in Sicilia, Abruzzo e Puglia si aggira attorno al 3 a 1. Stanno sotto la media nazionale anche la Campania (3,81 farmacie ogni parafarmacia), il Lazio (4,24) e l’Umbria (3,78), mentre lo superano ampiamente il Friuli (7,47), la Lombardia (8,14), il Trentino Alto Adige (quasi dieci farmacie ogni parafarmacia) e la Val d’Aosta (7,43).