E’ consigliabile che siano lunghe almeno otto caratteri, è meglio che non siano parole di senso compiuto e soprattutto non devono fare riferimento a informazioni personali, come il nome del cane, la via di casa o il proprio soprannome. Sono alcuni dei consigli che il Garante per la privacy ha condensato in un vademecum consultabile e scaricabile dal sito dell’Authority: «La scheda» scrive il Garante «ha finalità divulgative e si inserisce nel quadro delle attività di educazione digitale di base che fanno parte della missione specifica dell’Autorità».

Il vademecum, in particolare, spiega come scegliere una buona password, come gestire tutte quelle che fanno parte della nostra vita quotidiana e come conservarle in modo che non siano facile preda di eventuali malintenzionati. «La prima linea di difesa dei nostri dati personali» avverte ancora l’Autorità garante «è sempre la consapevolezza su come gestiamo, conserviamo ed eventualmente diffondiamo le informazioni che ci riguardano».