Al 23 agosto sfiorano quota 30mila le confezioni di Paxlovid dispensate complessivamente in dpc gratuita dalle farmacie del territorio. Lo riferisce l’ultima rilevazione condotta dall’Aifa per monitorare i consumi degli antivirali – Remdesivir, Molnupiravir e, appunto, Paxlovid – utilizzati nel trattamento dei pazienti affetti da covid lieve: rispetto al canale ospedaliero, che nello stesso periodo ha distribuito oltre 26.400 pezzi, sono circa tremila scatole in più, per un sorpasso che già si era concretizzato all’inizio del mese con il 16° Report (farmacie 26.666 unità, strutture ospedaliere 25.499).
Con l’ultimo aggiornamento dell’Aifa, il canale convenzionato può dire di avere dispensato quasi due terzi delle 45mila confezioni di Paxlovid che, al tavolo negoziale con l’Aifa da cui scaturì il protocollo del 15 aprile scorso, vennero considerate informalmente dalle sigle della filiera il quantitativo per cui farmacie e distributori intermedi si impegnavano ad assicurare la dpc gratuita.
A livello territoriale, le Regioni dove le farmacie hanno dispensato più confezioni di Paxlovid sono l’Emilia Romagna (3.372), il Lazio (3.310), la Toscana (3.047), la Puglia (3.026) e la Lombardia (3.018). Sono tredici, invece, le Regioni dove le confezioni distribuite per conto dal canale convenzionato superano quelle transitate dal circuito ospedaliero. «Da oltre tre mesi» Ha commentato il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, in un’intervista a Repubblica «siamo il Paese europeo che ha avviato il maggior numero di trattamenti con Paxlovid».
