I pazienti con miocardite pregressa non vedono aumentare il rischio di una recidiva dopo la somministrazione di un vaccino contro covid di tipo mrna. Lo dice uno studio condotto dal reparto di Cardiologia dell’Ospedale San Donato di Arezzo e pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine, una delle più importanti riviste europee di Medicina Interna. «La miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco generalmente causata da infezioni virali o più raramente da reazioni del sistema immunitario» riassume Maurizio Pieroni, responsabile dello studio scientifico e dell’ambulatorio cardiomiopatie e malattie cardiache rare di Arezzo «e rappresenta una complicanza del covid-19. Le indicazioni internazionali raccomandano la vaccinazione dei pazienti con una precedente miocardite ormai guarita, ma non esistono dati sul possibile rischio di recidiva».
Il team di ricerca, quindi, ha monitorato sicurezza e l’efficacia del vaccino in oltre 100 pazienti a partire dalla somministrazione della seconda dose, al fine di rilevare eventuali sintomi di una nuova miocardite come dolore toracico o aritmie. «In presenza di sintomi sospetti» continua Pieroni «è stata eseguita un’ulteriore valutazione con esami di laboratorio, Ecg, ecocardiogramma ed eventuale risonanza cardiaca. Non abbiamo registrato nessuna recidiva di miocardite e nessun paziente vaccinato ha presentato un’infezione da Sars-CoV-2 sintomatica, al contrario di tre pazienti non vaccinati che hanno contratto il Covid, in un caso con ricovero in ospedale».
I dati, in sostanza, dimostrano che i pazienti guariti da una precedente miocardite non hanno un rischio aumentato di avere una recidiva di miocardite dopo la somministrazione di vaccini mrna. «Questo importante studio» commenta Leonardo Bolognese, direttore del dipartimento Cardio-neuro-vascolare dell’Asl Sudest «dimostra l’importanza di avere nei nostri ospedali ambulatori specializzati nella diagnosi e cura di malattie anche meno comuni in apparenza, ma che spesso possono colpire i pazienti più giovani, come nel caso delle miocarditi e delle cardiomiopatie. Controllare periodicamente questi pazienti garantisce loro una cura costantemente aggiornata e ci permette al tempo stesso di comprendere sempre meglio queste patologie».