Possono cominciare ad aprirsi i cantieri dai quali spunteranno le 1.350 Case di comunità, i 400 Ospedali di comunità e le 600 Centrali operative territoriali (Cot) previste dalla Missione 6 del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’altro ieri, il ministro della Salute Roberto Speranza ha comunicato di avere firmato tutti i contratti di sviluppo tra il suo dicastero e le singole Regioni per la realizzazione di oltre seimila progetti, diretti alla riorganizzazione della medicina generale e dell’assistenza territoriale in base al principio «la casa come primo luogo di cura».
Non solo: gli interventi prevedono anche l’ammodernamento tecnologico degli ospedali, l’acquisto di 3.100 nuove apparecchiature, 330 interventi di adeguamento antisismico, 7.700 nuovi posti letto tra terapie intensive e sub intensive e corsi di formazione per 300 mila dipendenti.
Con la firma dei contratti, le Regioni potranno indire i bandi per la realizzazione dei Piani operativi entro il 2026. Vigilerà sulla tabella di marcia il Tavolo istituzionale composto da tecnici della Sanità e del Mef e da rappresentanti delle Regioni, che potrà chiamare il Governo a sostituirsi alle amministrazioni in casi di inadempienze.