Desta preoccupazione «il divario tra la fuoriuscita del personale dal Ssn (dovuto a pensionamenti, trasferimenti al settore privato, all’estero, invalidità maturate) e l’effettiva possibilità di assunzione o convenzionamento», tanto per i professionisti che operano in qualità di dipendenti (per esempio gli infermieri) quanto per i medici che operano con rapporto convenzionale (cronica mancanza di medici di assistenza primaria). Lo ha detto Marco Alparone, coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e vicepresidente della Regione Lombardia, in audizione ieri davanti alle commissioni congiunte Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera e Bilancio, Programmazione economica e Politiche Ue del Senato.
Nel suo intervento, Alparone ha passato in rassegna le criticità che, a parere delle Regioni, rendono necessaria una parziale revisione del Pnrr e della sua tempistica. In tema di personale, così, la segnalazione che arriva dai governi regionali riguarda «la difficoltà di reperimento del personale infermieristico da parte delle Aziende sanitarie e dei soggetti accreditati e privati», che «in un contesto di generale carenza di personale sanitario rende particolarmente impegnativo il conseguimento dei volumi incrementali di prese in carico in assistenza domiciliare previsti dai target intermedi e finali».
Preoccupazioni anche per la telemedicina, riguardo alla quale – dicono le Regioni – «c’è oggi la necessità che si completi iter nazionale di riparto delle risorse del Pnrr». Inoltre, è da considerare «l’opportunità/necessità di definire a livello nazionale, al più presto, le specifiche tecniche della piattaforma oggetto di gara con particolare attenzione a quelle di interoperabilità verso i servizi e sistemi regionali trasversali (Cup, cassa, refertazione firma digitale, viewer dati clinici) e per l’interfacciamento dei device con le soluzioni di telemedicina che si andranno a sviluppare».
Timori, Infine, anche riguardo al Fascicolo sanitario elettronico, per il quale va «completato l’iter nazionale di adozione dei decreti finalizzati a superare con gli elementi di attenzione rappresentati dal Garante della privacy in merito al Gateway ed all’Ecosistema Dati Sanitari. Inoltre, si osservano significativi ritardi di avvio o rilascio delle nuove funzionalità Fse 2.0 da parte dei fornitori degli applicativi refertanti presso le Aziende sanitarie, con conseguente impossibilità di raggiungimento delle scadenze temporali definite. Si chiede, pertanto, il differimento delle tempistiche per la realizzazione degli interventi di adeguamento delle soluzioni software in uso presso le Aziende sanitarie».