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Pratica professionale per la titolarità, proposta di legge del M5S punta ad abrogarla

16 Giugno 2020

Mira a cancellare con un tratto di penna i due anni di pratica per la titolarità di farmacia la proposta di legge presentata alla Camera dal M5S (prima firma Alessandro Melicchio) e assegnata nei giorni scorsi alla commissione Sanità. Il testo si compone di un solo articolo, che elimina dall’articolo 12 della legge 475/68 i commi 9 e 10 e all’ottavo sopprime il periodo «che abbia conseguito l’idoneità o che abbia almeno due anni di pratica professionale, certificata dall’autorità sanitaria competente».

L’obiettivo, come recita la relazione di accompagnamento, è quello di rimuovere dalle procedure di trasferimento delle farmacie «un requisito ormai datato e inutile»: il percorso di studio, di formazione ed esperienza diretta sul campo oggi richiesto al farmacista, infatti, è già «molto impegnativo e approfondito e non si capisce perché, una volta abilitati e iscritti all’ordine, siano necessari ancora due anni di pratica professionale per poter essere titolari di una farmacia».

Dall’entrata in vigore della legge 124/2017 sulla concorrenza, inoltre, «per partecipare a una società titolare di farmacia non è più richiesto alcun requisito professionale». Per di più, agli eredi di un titolare di farmacia «è permesso di conseguire entro sei mesi i titoli necessari per intestarsi la farmacia oppure trasferirla a una società ereditaria – che potrebbe essere costituita anche da tutti gli eredi non farmacisti – e non solo agli eredi senza la pratica o l’idoneità».

La proposta di legge, conclude la relazione, si propone dunque di annullare il divario tra titolari e collaboratori, tenuto conto che tutti «i farmacisti italiani, e non solo i proprietari di farmacia ma anche i professionisti abilitati e iscritti all’ordine dipendenti delle stesse farmacie, hanno dimostrato sul campo di essere capaci di fare un grande lavoro di informazione e di rassicurazione durante l’emergenza legata alla diffusione del covid-19, facendosi trovare pronti e in prima linea in questa particolare e terribile situazione di bisogno di tutto il Paese».