La Commissione europea e Gilead hanno firmato un accordo quadro che consentirà ai Paesi membri di acquistare – con il coordinamento di Bruxelles – i quantitativi di remdesivir necessari ai bisogni attuali e futuri dei singoli governi. Il contratto, come riferisce una nota del gruppo farmaceutico, rimarrà valido per 6 mesi e potrà essere rinnovato per due successivi semestri. Remdesivir, come noto, ha ricevuto tre mesi fa dall’Ema l’indicazione per il trattamento di covid negli adulti e adolescenti con polmonite che necessitano di ossigenoterapia supplementare.
L’accordo sostituisce il contratto di fornitura in emergenza che da agosto fino a oggi ha permesso alla Commissione Ue di acquistare remdesivir in nome e per conto degli Stati membri. Tanto l’ultima intesa quanto la precedente sospendono la procedura di contrattazione locale su prezzo e rimborsabilità del farmaco, considerato l’attuale stato di emergenza sanitaria.
Dall’inizio della pandemia, conclude la nota, Gilead lavora a stretto contatto con Aifa e il ministero della Salute per rendere disponibile remdesivir ai pazienti che ne hanno necessità. «Grazie a un forte impegno» sottolinea l’azienda «abbiamo ampliato la capacità produttiva di ben 50 volte tra gennaio e ottobre, dimezzando i tempi di produzione. Allo scoppio della pandemia l’azienda ha donato tutte le dosi necessarie (1,5 milioni) a coprire i fabbisogni di studi clinici, uso compassionevole e uso terapeutico per i pazienti di tutto il mondo».