Altro che «Persone oltre le cose»: nelle cooperative che forniscono a Conad il personale per i suoi magazzini, ci sono persone trattate come cose. Questa almeno è l’accusa che emerge dal servizio con cui Report, il noto programma giornalistico di RaiTre, ha alzato il velo sulle ultime derive dello strumento cooperativistico, utilizzato sempre più spesso per comprimere i diritti dei lavoratori anziché tutelarli. E’ il caso, per esempio, di Pac 2000, cooperativa del centro Italia che aderisce al gruppo Conad. Come spiega il servizio di Bernardo Iovene andato in onda lunedì scorso, 14 maggio, sui 400 lavoratori impiegati nel magazzino 380 sono forniti da una cooperativa esterna, che li tratterebbe alla stregua di pacchi postali. Secondo quanto raccontano a Report gli stessi soci-lavoratori, infatti, la cooperativa cambierebbe frequentemente nome (senza alcuna convocazione preventiva dell’assemblea per l’approvazione), avrebbe sempre per amministratore delegato un dipendente di Pac 2000 (extracomunitario) e licenzierebbe sul tronco tutti i lavoratori che chiedono l’applicazione del contratto nazionale o si iscrivono ai Cobas lasciando la Cgil.
Report ha cercato di raggiungere l’amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese, per consentire al gruppo una replica, ma il massimo dirigente del gruppo ha rifiutato l’intervista e non ha rilasciato dichiarazioni. E così, al giornalista non è rimasto che chiudere con un ironico accenno allo slogan principale di tutta la comunicazione Conad, «Persone oltre le cose». Forse, Pugliese non si è fatto trovare perché è intento a cercare nuove strade con cui portare i farmaci di fascia C nei suoi supermercati, visto quelle precedenti Federfarma le ha bloccate tutte.