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Riduzione dei seggi, in Senato sparisce la commissione Sanità

29 Luglio 2022

Dalla prossima legislatura il Senato non avrà più una commissione dedicata alle materie che riguardano la salute. È uno degli effetti del taglio dei seggi deciso dal referendum costituzionale del settembre 2020: il 25 settembre verranno eletti a Palazzo Madama 200 senatori anziché 315, che non basteranno a garantire il lavoro delle 14 commissioni permanenti oggi previste dal regolamento dell’assemblea. Il nuovo testo, approvato l’altro ieri, riduce così a dieci i gruppi di lavoro, attraverso un accorpamento per affinità di materie.

È il caso, appunto, della XII commissione, che dalla prossima legislatura diventerà la X e non sarà dedicata soltanto a “Igiene e sanità” ma ad “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato e previdenza sociale”. Congiungimenti in vista anche per le commissioni Affari esteri e Difesa, Ambiente e Lavori pubblici, Industria e Agricoltura. Altri gruppi di lavoro, invece, estenderanno le proprie competenze: la commissione Affari costituzionali aggiunge editoria e digitalizzazione, la commissione Istruzione e patrimonio culturale si occuperà anche di ricerca scientifica, spettacolo e sport.

Ancora in fase di esame, invece, il nuovo regolamento della Camera, dove tuttavia – almeno a leggere quanto riporta la stampa politica – non dovrebbero verificarsi accorpamenti nelle Commissioni: il taglio dei seggi, da 630 a 400, non dovrebbe infatti mettere a rischio l’operatività dei gruppi di lavoro.