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Rimborsi, la Cassazione boccia Credifarma: paga la Regione, non l’Asl

12 Ottobre 2018

Per ottenere il pagamento dei loro crediti, i farmacisti titolari non devono portare davanti al giudice l’Asl competente ma la Regione, che per legge rappresenta «il debitore inadempiente» e il «soggetto passivo» di eventuali azioni di pignoramento. E’ quanto stabilisce la sentenza numero 25159/2018 con cui la Corte di cassazione ha respinto il ricorso presentato da Credifarma in rappresentanza di una trentina di farmacie. La società finanziaria, in sintesi, si era rivolta alla Suprema corte per ottenere il pagamento di rimborsi e interessi da parte dell’Asl Roma 2. Come riferisce Sanità24, i giudici di ultimo grado hanno invece confermato l’orientamento già espresso dalla Corte di Appello: l’articolo 1 della legge 423/1993 resta valido anche dopo l’aziendalizzazione delle vecchie Usl, sancita dal D.lgs 502/92. Ne consegue che nei rapporti con le farmacie, continua a rispondere delle inadempienze «l’ente incaricato del pagamento del corrispettivo anziché l’unità sanitaria locale territorialmente competente», ossia la Regione.